Il Light-contact, che letteralmente significa “contatto leggero”, è una formula della kickboxing che prevede un combattimento continuato a punti.

Come nel point-fighting, il contatto deve essere necessariamente controllato, e privilegia soprattutto le doti specifiche di esecuzione tecnica e di pulizia dei colpi che vanno eseguiti con scioltezza e velocità.

I due atleti combattono su un tatami, ma a differenza del Point Fighting sono liberi di muoversi sul quadrato di gara a loro piacimento, e senza che l’arbitro interrompa il combattimento dopo l’esecuzione di una tecnica portata a segno.

Il combattimento dura due o tre round da due minuti a secondo del tipo di competizione e i due atleti,che combattono in posizione di guardia frontale o semifrontale, possono trovarsi anche a distanza molto stretta e colpirsi a vicenda con le varie tecniche di pugno e di calcio previste.

L’arbitro di gara può fermare l’incontro solo in caso di “break”, quando cioè gli atleti si trovano in clinch e vanno distanziati, oppure in caso di richiamo per eccessivo contatto, scorrettezze o uscita dal quadrato di gara: i richiami e le uscite comportano una sottrazione di punti o una squalifica.

Oltre all’arbitro centrale ve ne sono altri tre, che servendosi di un cartellino segnano i punti che alla fine sommano, assegnando poi la vittoria. Oggi è possibile vedere in diretta l’andamento di un incontro attrverso l’utilizzo di monitor che in tempo reale mostrano i punteggi.

Poiché nel light-contact non è previsto il K.O., la vittoria è perseguibile soltanto accumulando più punti dell’avversario e, in caso di parità, attraverso preferenza arbitrale.

Anche in questa disciplina la Nazionale FIKBMS vanta diversi campioni del Mondo: al Campionato del Mondo 2013 l’Italia è giunta prima nel medagliere per Nazioni.